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ALLENA LA TUA FLESSIBILITÀ MENTALE

La flessibilità mentale e comportamentale è oggi una vera e propria necessità sia in ambito personale che professionale. La flessibilità permette di adattarci, di superare le sfide, di vedere i problemi da diverse prospettive e soprattutto di avere una visione più ampia e completa della situazione. Le persone flessibili sono in grado di accettare le prospettive altrui, di riconoscere quando il proprio modo di fare e pensare deve essere modificato. Le loro le emozioni e le loro risposte di stress rimangono sempre adeguate al contesto e agli obiettivi.

 

Quanto sei flessibile? Quando ti trovi di fronte ad un problema quante soluzioni trovi? Ti fermi alla prima?

Se le tue alternative si limitano a 3 o meno la tua flessibilità cognitiva non è al massimo delle sue potenzialità e dovresti allenarla, sforzandoti di individuare almeno 6 o più soluzioni alternative ai problemi.

Come?

Ci sono due modalità principali per farlo: passare dal corpo o direttamente dalla mente; se poi vi è un’alternanza dei due, i tempi per perseguire l’obiettivo di maggior flessibilità mentale si riducono.


La flessibilità mentale e comportamentale è oggi una vera e propria necessità sia in ambito personale che professionale
Allena la tua flessibilità mentale

1.       È possibile passare attraverso il corpo allenando la forza della presa delle mani: la scienza sembra concordare sul fatto che la forza di presa palmare sia correlata con una maggiore connettività di alcune aree della corteccia cerebrale deputate alle funzioni esecutive e alla possibilità quindi di trovare numerose soluzioni (problem solving) per adattarsi al contesto. Inoltre, si ritiene che queste funzioni siano correlate anche con la mobilità articolare e insieme predicano il declino cognitivo. Quindi rendersi flessibili fisicamente sembra andare di pari passo con la flessibilità mentale.

2.       Per quanto riguarda invece la seconda modalità, quella mentale, tra le varie possibilità vi è quella di usare la cosiddetta tecnica della “Pre-Soluzione”. Si inizia immaginando il peggiore degli esiti di una situazione che incute in noi paura o ansia, si individuano i punti critici che potrebbero portare a questi esiti e si prova a sviluppare una pre-soluzione che li eviti. Oltre ad allenare il problem solving, questa modalità permetterà anche di acquisire una percezione diversa dell’influenza che possiamo esercitare su situazioni imprevedibili costruendo così fiducia e motivazione.

La fissità cognitiva tipica dell’invecchiamento sembra non avere scampo in questo modo, dando così spazio ad una longevità performante!

BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.

 
  • Dan D Jobson et al. The role of the medial prefrontal cortex in cognition, ageing and dementia. Brain Communications, 2021, DOI: 10.1093/braincomms/fcab125

  • Feng W. Et al. Association between handgrip strength asymmetry and cognitive function across ethnicity in rural China: a cross-sectional study. Front, Aging Neurosci, 2023, DOI: 10.3389/fnagi.2023.1191197

  • Jin L et al. Association of Hand Grip Strength with Mild Cognitive Impairment in Middle-Aged and Older People in Guangzhou Biobank Cohort Study. Int J Environ Res, 2022; DOI: 10.3390/ijerph19116464

  • Sinibaldi F et al. Developing Psychological and Behavioral Flexibility - 4 Practical Tools to Develop a Fundamental Skill in Clinical and Development. Ass for Integrative Sciences, 2023



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