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CIBI ULTRA-PROCESSATI SOTTO ACCUSA

La scienza mette sotto accusa gli alimenti ultra-processati (UPF) completando la più grande revisione mai fatta che ha coinvolto quasi 10 milioni di persone e, collegando ben 32 effetti specifici, conferma ulteriormente i pesanti effetti negativi sulla salute di questi cibi.

 

Stime recenti (2017) confermano che a livello globale circa un decesso su cinque (22%) è dovuto a questi cibi (10,9 milioni di decessi), un numero superiore a quello derivato dall’ipertensione (10,4 milioni di decessi) o dal fumo (8 milioni di decessi) o da qualsiasi altra causa come ad esempio tumori e diabete. Hanno inoltre prodotto 255 milioni di anni di vita corretti con disabilità (DALY), che equivalgono alla somma degli anni di vita persi e degli anni vissuti con disabilità. Una dieta povera rappresenta il 16% di tutti i DALY tra gli adulti a livello globale. Le malattie cardiovascolari sono state la principale causa di decessi legati all’alimentazione (9,5 milioni) e di DALY (207,2 milioni), seguiti da tumori (>900mila decessi e 20,2 milioni di DALY), diabete (338.700 decessi e 23,7 milioni di DALY) e malattie renali (136.600 morti e 3,4 milioni di DALY).

Tre fattori dietetici – basso apporto di cereali integrali, così come di frutta, e alto consumo di sodio – sono responsabili di oltre il 50% dei decessi legati all’alimentazione e del 66% di DALY. Il restante 50% dei decessi e il 34% dei DALY sono stati attribuiti principalmente all’elevato consumo di carne rossa, carni lavorate, bevande zuccherate e acidi grassi trans.


La scienza mette sotto accusa gli alimenti ultra-processati (UPF) completando la più grande revisione mai fatta che conferma ulteriormente i pesanti effetti negativi sulla salute di questi cibi
Cibi ultra-processati sotto accusa

I cibi ultra-processati (UPF) sono stati classificati con precisione nel 2010 (rivisitazione 2021) per consentire ai ricercatori di studiare l’effetto della lavorazione degli alimenti sulla salute che possono essere ricondotti prevalentemente a:

·        una scarsa qualità nutrizionale, poiché alcuni UPF possono essere ricchi di grassi, zuccheri e sale, poveri di fibre e carenti di vitamine, minerali e antiossidanti essenziali

·        una mancanza di struttura e consistenza che accelera il consumo, aumenta i livelli di zucchero nel sangue ed è meno efficace nel ridurre l’appetito

·        una ricchezza di additivi e altre sostanze chimiche aggiunte agli alimenti o come contaminanti provenienti dagli imballaggi o dall'ambiente.

La classificazione identifica gli alimenti che possono contenere additivi e sostanze chimiche e sono intensamente lavorati utilizzando ingredienti raffinati e ricostituiti, coprendo alimenti diversi come gelati, snack, pane industriale anche integrale, carni lavorate e creme spalmabili anche a basso contenuto di grassi: alimenti molto diversi, contenenti ingredienti e contenuti nutritivi molto diversi, probabilmente avranno effetti molto diversi sulla nostra salute.


La scienza mette sotto accusa gli alimenti ultra-processati (UPF) completando la più grande revisione mai fatta che conferma ulteriormente i pesanti effetti negativi sulla salute di questi cibi
Associazioni tra una maggiore esposizione agli alimenti ultra-processati e rischi negativi per la salute

L’ampia gamma di alimenti contenuti nella categoria UPF rende comunque difficile individuare con precisione scelte e dosaggi a cui potersi esporre senza nuocere alla salute e per questo motivo occorre un’azione preventiva “radicale” tentando di eliminarli dalla nostra dieta.

Molte persone fanno affidamento sui prodotti alimentari commerciali e trasformati e dobbiamo garantire che in futuro questi alimenti siano o eliminati dalla dieta o resi sicuri e nutrienti dall’industria alimentare, in particolare per i gruppi poveri e vulnerabili che tendono con più facilità ad acquistarli perché più economici e reperibili.

BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.

 
  • Lane MM et al. Ultra-processed food exposure and adverse health outcomes: umbrella review of epidemiological meta-analyses. BMJ, 2024, DOI: 10.1136/bmj-2023-077310

  • Lasschuijt M et al. Speed limits: the effects of industrial food processing and food texture on daily energy intake and eating behaviour in healthy adults. Eur J Nutr, 2023, DOI: 10.1007/s00394-023-03202-z

  • Monteiro CA et al. A new classification of foods based on the extent and purpose of their processing. Cad. Saúde Pública, 2010, DOI: 10.1590/s0102-311x2010001100005

  • Murray CJL et GBD 2017 Diet Collaborators. Health effects of dietary risks in 195 countries, 1990–2017: a systematic analysis forthe Global Burden of Disease Study 2017. Lancet, 2019, DOI: 10.1016/S0140-6736(19)30041-8

  • Kobylewski S et al. Toxicology of food dyes. Int J Occup Environ Health, 2012, DOI: 10.1179/1077352512Z.00000000034

  • Petrus RR et al. The NOVA classification system: A critical perspective in food science. Trends in Food Science & Technology, 2021, DOI: 10.1016/j.tifs.2021.08.010

  • Whelan K et al. Ultra-processed foods and food additives in gut health and disease. Nat Rev Gastroenterol Hepatol, 2024, DOI: 10.1038/s41575-024-00893-5


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