Non c'è dubbio che avere figli provochi uno stress considerevole che colpisce quasi ogni parte del corpo.
La ricerca sul DNA umano e il suo accumulo di modifiche molecolari nel tempo, fenomeno descritto come invecchiamento biologico, ha dimostrato come lo sforzo assoluto richiesto a una madre durante la gestazione sia in linea con eventi strazianti come interventi chirurgici e malattie gravi, i quali aggiungono letteralmente anni di cambiamenti alle cellule del corpo.
Così un nuovo studio ha indagato proprio le forze alla base dell’invecchiamento cellulare durante e dopo la gravidanza.
Innanzitutto, è fondamentale evidenziare come, fortunatamente, il bagaglio che accompagna questi eventi stressanti può essere transitorio e reversibile. Gli studi hanno dimostrato infatti che, a differenza dei nostri compleanni, la nostra età biologica può fermarsi e persino riavvolgersi una volta che i periodi stressanti giungono al termine.
Una recente analisi di campioni di sangue prelevati da 119 donne in varie fasi della gravidanza e dopo il parto aggiunge dettagli intriganti a tali risultati, dimostrando una marcata inversione dell'invecchiamento biologico dopo il parto.
Alcune madri che allattano hanno sperimentato addirittura una fonte genetica della giovinezza, con la loro età biologica invertita a un tempo ben precedente al concepimento!
Tutti i tipi di difficoltà ambientali possono indurre gli organismi a mettere dei lucchetti chimici su determinati geni per gestire meglio le loro funzioni biologiche. Questi cosiddetti cambiamenti epigenetici non solo rimangono in atto mentre le cellule si dividono e si moltiplicano, ma possono anche essere trasmessi alle generazioni successive.
Come misura dell’età biologica, l’epigenetica può servire come una sorta di orologio standard per la senescenza, permettendoci di confrontare lo stato funzionale tra diversi individui. Una vita traumatica caratterizzata da un'alimentazione limitata, paura o cattiva salute può provocare modifiche al materiale nucleare di una cellula, rispetto a una persona che ha avuto un'infanzia all'insegna dell'amore e del buon cibo.
Grazie a questo studio ora potremmo presumere che le cellule di una madre aggiungano circa 2,5 anni di modifiche epigenetiche in sole 18 settimane di gestazione, coprendo l'inizio e la fine della gravidanza.
Il team ha scoperto che l’aumento di peso durante la gravidanza non ha contribuito al cambiamento epigenetico, sebbene il BMI di una madre prima della gravidanza fosse associato a un aumento dell’invecchiamento cellulare durante la gravidanza.
Mentre le notti insonni, il mal di schiena e gli infiniti cambi di pannolini comportano stress, il parto di un neonato rappresenta un gradito sollievo per il corpo della madre, che riduce l'età biologica fino a tre volte rispetto a quanto l’età era aumentata all’inizio.
Per le madri che hanno riferito di aver allattato al seno, il loro stato di cambiamenti epigenetici postpartum potrebbe addirittura equivalere a un’età biologica molto più giovane rispetto a quella misurata all’inizio della gravidanza.
Hung P et Al. The effects of pregnancy, its progression, and its cessation on human (maternal) biological aging. Cell Metabolism, 2024, DOI: 10.1016/j.cmet.2024.02.016
Jesse R. et Al. Biological age is increased by stress and restored upon recovery. Cell Metabolism, 2023, DOI: 10.1016/j.cmet.2023.03.015
Ryan CP et Al. Reproduction predicts shorter telomeres and epigenetic age acceleration among young adult women. Sci Rep, 2018, DOI: 10.1038/s41598-018-29486-4 ·
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