In tutto il mondo, le stime hanno attribuito alle cattive abitudini alimentari il 22% dei decessi degli adulti e il 15% degli anni di vita passati non in salute. La nostra dieta diventa così una delle principali cause di morte e di perdita della salute, con al primo posto le patologie cardiovasoclari.
La scienza ha già sottolineato quanto una corretta alimentazione sia in grado di ridurre l'incidenza di queste gravi patologie contribuendo a mantenere un buon stato di salute e al raggiungimento dell'obbiettivo di longevità. Queste diete includono quelle a basso contenuto di grassi totali o saturi, le diete in stile mediterraneo e la dieta anti ipertensione arteriosa, tutte utili allo scopo ma con poche certezze dovute principalmente al disegno di ricerca adottato: tutte riducono l'incidenza di eventi avversi ma non è chiaro quanto di quanto e se prevengano la mortalità.
Il dubbio ora è stato decisamente ridotto utilizzando criteri più adatti che hanno revisionato 40 studi effettuati su oltre 35.000 partecipanti in 7 programmi dietetici (a basso contenuto di grassi, mediterraneo, a bassissimo contenuto di grassi, a grassi modificati, combinato a basso contenuto di grassi e basso contenuto di sodio, ornish, pritikin).
I programmi dietetici mediterranei si sono dimostrati superiori all'intervento minimo per la prevenzione della mortalità per tutte le cause, dell'infarto miocardico non fatale e dell'ictus, subito seguiti dai programmi a basso contenuto di grassi. Come ci si poteva aspettare gli effetti assoluti per entrambi i programmi dietetici sono stati più pronunciati per i soggetti ad alto rischio. I cinque programmi dietetici rimanenti hanno generalmente avuto poco o nessun beneficio rispetto all'obbiettivo minimo.
Qualche dettaglio sulle 7 diete studiate:
Mediterranea: aumento dell'assunzione di pesce, frutta e verdura; aumento dell'assunzione di grassi monoinsaturi (ad esempio olio d'oliva)
A basso contenuto di grassi: assunzione totale di grassi ridotta al 20-30% dell'apporto calorico; assunzione di grassi saturi ridotta al <10% dell'apporto calorico
A bassissimo contenuto di grassi: assunzione totale di grassi ridotta al 10-20% dell'apporto calorico
Con grassi modificati: nessuna diminuzione dell'assunzione totale di grassi, ma aumento del rapporto tra polinsaturi e grassi saturi
Combinata a basso contenuto di grassi e basso contenuto di sodio: come nella dieta a basso contenuto di grassi con aggiunta riduzione del sodio (<2,4 g/giorno)
Ornish: assunzione totale di grassi ridotta al <10% dell'apporto calorico; principalmente a base vegetale
Pritikin: apporto totale di carboidrati 70-75% dell'apporto calorico; apporto proteico totale 15-20% dell'apporto calorico; apporto totale di grassi 5-10% dell'apporto calorico; apporto di fibre 40-45 g/1000 chilocalorie.
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ULTERIORI APPROFONDIMENTI
Karam G et al. Comparison of seven popular structured dietary programmes and risk of mortality and major cardiovascular events in patients at increased cardiovascular risk: systematic review and network meta-analysis. BMJ, 2023, DOI: 10.1136/bmj-2022-072003
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