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SOLITUDINE E INCUBI: IL PREZZO DELLA SOLITUDINE SI PUÒ PAGARE ANCHE DI NOTTE

BeLongevity Team

Nel nostro cammino verso una vita lunga e sana, il sonno è uno dei tasselli fondamentali: rigenera mente e corpo, regola l’umore, supporta le funzioni cognitive e influisce sul metabolismo. Ma cosa accade quando la solitudine bussa alla porta del nostro inconscio e disturba anche il riposo più profondo?

 

La longevità non è fatta solo di cibo sano, attività fisica e rigenerazione cellulare: è fatta di relazioni. Il pilastro Socialness ci ricorda che una vita lunga e piena non può prescindere da un solido tessuto sociale. E la scienza lo conferma: sentirsi soli può influenzare negativamente la nostra salute anche mentre dormiamo.

Un recente studio condotto negli Stati Uniti ha rivelato un legame preoccupante tra solitudine e incubi. Le persone che si percepiscono sole tendono a sperimentare sogni disturbanti con maggiore frequenza e intensità. Secondo i ricercatori, la mancanza di relazioni significative genera uno stato di stress cronico che si riflette anche nel mondo onirico, sotto forma di incubi vividi, spaventosi e destabilizzanti.

Non si tratta solo di un disturbo passeggero: un sonno frammentato e disturbato compromette la capacità del corpo di rigenerarsi, danneggia il sistema immunitario, altera la regolazione ormonale e peggiora l'umore e la lucidità mentale. In altre parole, ostacola i meccanismi naturali di protezione della longevità.

La mancanza di relazioni significative genera uno stato di stress cronico che può riflettersi anche nel mondo onirico sotto forma di incubi
Solitudine e incubi: il prezzo della solitudine si può pagare anche di notte

Secondo una teoria evolutiva, la solitudine si sarebbe sviluppata come un segnale di allarme: proprio come la fame ci avverte che abbiamo bisogno di cibo, la solitudine ci segnala che ci manca una risorsa vitale — il supporto sociale. Tuttavia, quando questo stato si prolunga, il corpo e la mente entrano in modalità di allerta costante, logorandosi lentamente. Anche la notte, che dovrebbe essere un rifugio, diventa terreno fertile per l’ansia e la paura.

La ricerca suggerisce che lavorare sulla solitudine potrebbe essere una strategia chiave per migliorare la qualità del sonno, proteggere il benessere psicofisico e, in ultima analisi, vivere più a lungo e meglio.

Nel mondo BeLONGEVITY, Socialness non è un’opzione accessoria, ma un elemento strutturale. Coltivare relazioni vere, sentirsi parte di una comunità, creare legami significativi non solo nutre l’anima, ma costruisce un terreno fertile per la salute, il riposo e la vitalità.

E se oggi fosse il giorno giusto per una telefonata, un caffè condiviso, una nuova connessione? Anche un piccolo gesto può contribuire, silenziosamente, alla tua longevità.

BeLONGEVITY nasce per aiutare concretamente tutti a conoscere ed applicare queste straordinarie informazioni della scienza.

 
  • Floyd K et Al. Interpersonal Loneliness Predicts the Frequency and Intensity of Nightmares: An Examination of Theoretic Mechanisms. The Journal of Psychology, 2024, DOI: 10.1080/00223980.2024.2378418

  • Griffin SC et Al. Loneliness and sleep: A systematic review and meta-analysis. Health Psychology Open, 2020, DOI: 10.1177/2055102920913235

  • Palmer CA et Al. Daily Associations Between Adolescent Sleep and Socioemotional Experiences During an Ongoing Stressor. J Adolesc Health, 2022, DOI: 10.1016/j.jadohealth.2022.01.127

  • Segrin C et Al. Loneliness and Sleep Quality: Dyadic Effects and Stress Effects. Behavioral Sleep Medicine, 2014, DOI: 10.1080/15402002.2013.860897


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